“Ukukhanya”, che significa “luminosità” in isiZulu, è un’opera monumentale realizzata nel 2017 dall’artista sudafricano Yvette Abrahams. Questo intricato intreccio di luci e ombre riflette il complesso percorso della memoria collettiva e l’importanza dell’identità culturale. La scultura, alta più di tre metri, sembra fluttuare nello spazio, composta da una serie di elementi metallici che si intersecano e si sovrappongono in un gioco di geometrie suggestive. Ogni sezione, lucidamente finita, proietta fasci di luce che creano un’atmosfera onirica e evocativa.
Abrahams, nota per le sue opere che esplorano temi legati alla storia e all’eredità sociale del Sudafrica post-apartheid, utilizza la luce come potente metafora. “Ukukhanya”, infatti, non è solo una scultura fisica, ma anche un’esperienza sensoriale che invita lo spettatore a riflettere sulla natura sfuggente della memoria. I raggi luminosi che si proiettano sulle pareti e sul pavimento creano un effetto cangiante e ipnotico, richiamando alla mente le fluttuanti immagini del passato.
L’architettura della memoria
L’artista ha dichiarato che l’opera è ispirata ai ricordi della sua infanzia trascorsi in una township sudafricana. Le forme geometriche di “Ukukhanya” evocano la struttura delle case tradizionali, mentre la luce che filtra tra gli elementi metallici ricorda i raggi del sole che penetravano nelle finestre scarsemente illuminate.
Abrahams ha sapientemente utilizzato il metallo come materiale per evocare sia la resistenza che la fragilità della memoria. Il metallo, solido e duraturo, simboleggia la forza dei ricordi, mentre le ombre e le luci mutevoli suggeriscono la natura sfuggente del passato.
Un’esperienza immersiva
“Ukukhanya” non è semplicemente un oggetto da contemplare a distanza: l’opera invita lo spettatore ad interagire con essa, a camminare intorno alla scultura e ad osservare come i giochi di luce si trasformano in base all’angolo di vista. L’esperienza diventa così immersiva, coinvolgendo sia la vista che la mente.
Abrahams ha affermato: “Volevo creare un’opera che fosse al tempo stesso tangibile e intangibile, che invitasse lo spettatore a esplorare i propri ricordi”.
Ecco alcuni elementi chiave di “Ukukhanya” che contribuiscono alla sua potenza evocativa:
Elemento | Descrizione |
---|---|
Metallo | Rappresenta la forza e la resistenza della memoria, ma anche la sua fragilità e il suo carattere sfuggente. |
Luce | Metafora potente dell’illuminazione interiore, della conoscenza e del ricordo. La luce crea un gioco di ombre che evoca l’ambiguità e la complessità del passato. |
Geometrie | Le forme geometriche, ispirate alle architetture tradizionali, evocano un senso di familiarità e appartenenza. |
Un omaggio alla resilienza umana
“Ukukhanya” è un’opera profondamente toccante che celebra la capacità dell’essere umano di sopravvivere e di ricostruire la propria identità dopo eventi traumatici. La scultura ricorda che, anche se il passato può essere doloroso, la memoria può diventare una fonte di forza e speranza per il futuro.
Yvette Abrahams con “Ukukhanya” ci offre un’esperienza artistica unica che trascende i limiti del visivo e si insinua nella sfera dell’emozione. L’opera ci invita a riflettere sulla natura complessa della memoria, sull’importanza dell’identità culturale e sulla resilienza dello spirito umano.